Dopo dieci anni avevano abbassato il tiro, l' idea era circumnavigare l'Italia dondolando sulle onde a 2 nodi e a 300 metri dalle coste. Da Bocca di Magra erano salpati a mezzogiorno vento in poppa e alla chetichella: «Come sempre, sennò ti capitano le rogne con le autorità», scherzano i due trentenni originari di Sarzana. Senza fretta, un porto al giorno, volevano far rotta su Venezia e sbarcare in pompa magna a Piazza San Marco verso la fine di agosto.
«L' idea era quella - raccontano - ma di mezzo ci si sono messi i bagnanti. Hanno avvertito la capitaneria. "Aiuto, aiuto, c' è una macchina precipitata in mare"». Una motovedetta della capitaneria li ha beccati all'altezza di Forte dei Marmi: «Tranquilli, siamo esperti, navigati», hanno detto i due ai militari.
Ma la guardia costiera ha scortato la supercar fucsia galleggiante nel porto viareggino. «Non avevano patente nautica, assicurazione e la benché minima dotazione di sicurezza. In più il natante non era omologato», dice il comandante Fabrizio Ratto Vacuer. Così, la Maserati, attrezzata con un motore Mercury 9 cavalli, è stata sequestrata e multata. Amoretti e de Candia sono rimasti di stucco: «Mica affonda, neanche se la spezzi. L' abbiamo riempita di poliuretano espanso, la fa galleggiare. Che volete che ci succeda - chiede Amoretti - Dieci anni fa abbiamo solcato l' oceano da La Palma alla Martinica: 119 giorni col mare che si gonfiava, nero, bello, sconfinato, terribile», racconta. Ora guardano la loro Miriam attraccata: «A vederla lì fa piangere il cuore».
Pubblicato da Mario Neri su Repubblica Firenze (22/7/2009)
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