martedì 28 luglio 2009

Gli autonauti

VIAREGGIO - Nel 1999 avevano attraversato l'Atlantico con una Ford Taunus e una Passat Volkswagen. Cinquemila chilometri e 119 giorni di navigazione in un folle volo sull' oceano dalle Canarie alle Antille. «Questa volta però era tutta un' altra storia, una passeggiata. Perché ci hanno fermati?», chiedono gli autonauti Marco Amoretti, 33 anni, e Marcolino de Candia, 31. I due amici sono stati bloccati domenica sera dalla Guardia Costiera di Viareggio a bordo della loro Maserati Biturbo dell' 82, color fucsia e ribattezzata Miriam, mentre navigavano a largo di Forte dei Marmi.

Dopo dieci anni avevano abbassato il tiro, l' idea era circumnavigare l'Italia dondolando sulle onde a 2 nodi e a 300 metri dalle coste. Da Bocca di Magra erano salpati a mezzogiorno vento in poppa e alla chetichella: «Come sempre, sennò ti capitano le rogne con le autorità», scherzano i due trentenni originari di Sarzana. Senza fretta, un porto al giorno, volevano far rotta su Venezia e sbarcare in pompa magna a Piazza San Marco verso la fine di agosto.

«L' idea era quella - raccontano - ma di mezzo ci si sono messi i bagnanti. Hanno avvertito la capitaneria. "Aiuto, aiuto, c' è una macchina precipitata in mare"». Una motovedetta della capitaneria li ha beccati all'altezza di Forte dei Marmi: «Tranquilli, siamo esperti, navigati», hanno detto i due ai militari.

Ma la guardia costiera ha scortato la supercar fucsia galleggiante nel porto viareggino. «Non avevano patente nautica, assicurazione e la benché minima dotazione di sicurezza. In più il natante non era omologato», dice il comandante Fabrizio Ratto Vacuer. Così, la Maserati, attrezzata con un motore Mercury 9 cavalli, è stata sequestrata e multata. Amoretti e de Candia sono rimasti di stucco: «Mica affonda, neanche se la spezzi. L' abbiamo riempita di poliuretano espanso, la fa galleggiare. Che volete che ci succeda - chiede Amoretti - Dieci anni fa abbiamo solcato l' oceano da La Palma alla Martinica: 119 giorni col mare che si gonfiava, nero, bello, sconfinato, terribile», racconta. Ora guardano la loro Miriam attraccata: «A vederla lì fa piangere il cuore».

Pubblicato da Mario Neri su Repubblica Firenze (22/7/2009)

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