martedì 11 agosto 2009

Versilia, l'estate della crisi

VERSILIA - La villetta di Teresa, se aguzzi lo sguardo, è fra quelle che stanno lì, qualche metro più su degli ombrelloni seminati sul mare di Fiumetto in questo agosto di fuoco. Ma a vederla dall’alto, la spiaggia incandescente della Versilia non fa evaporare lo spettro della crisi. Da una parte bagni pettinati e semivuoti che lanciano s.o.s alla gestione dell’economia balneare, dall’altra l’affollamento di un weekend all’insegna del low-cost. «Io per affittare quest’anno ho dovuto abbassare il prezzo, un dieci per cento, ma ho dovuto», dice Teresa Balderi, uno dei tanti proprietari di residenze marinare che stanno mandando in tilt il giro d’affari degli affitti in Versilia. Sulla graticola della recessione globale a fine settembre potrebbero rimanere polverizzate 2 milioni di presenze. Da Viareggio a Forte dei Marmi, gli agenti immobiliari parlano di una flessione che va dal 20 al 30 per cento. Case vuote, soprattutto le abitazioni di fascia media o medio alta.

In una città come Viareggio – fanno un esempio dall’Apt – che fino a qualche anno fa in estate passava da 64mila a 180mila abitanti, la crisi potrebbe averne fatti sparire 40mila. «Il crollo – dice Giovanni Lombardi, presidente degli immobiliari a Forte dei Marmi – è dovuto all’esodo del ceto medio. Un fenomeno in corso da qualche anno, in più ora è arrivata l’onda lunga della crisi». Mancano all’appello l’avvocato o il commerciante. «Colletti bianchi lombardi o toscani che il Forte era abituato a ospitare nelle ville da circa 7mila euro al mese. Ci salviamo con i russi e gli industriali italiani che affittano le mega ville», confessa Maria Rosa Nardini di Studio Casa.

Da Marina di Pietrasantaa a Viareggio, dove i prezzi sono più bassi (partono da 5mila e scendono fino a 2mila euro nella città del disastro ferroviario), le cose non vanno meglio e tutti puntano il dito contro un responsabile preciso, i proprietari: «C’è chi ha fatto i saldi all’ultimo momento e chi invece, piuttosto di abbassare i prezzi, non l’ha neppure affittata», dicono all’agenzia Vittoria a Fiumetto. Il trend negativo non risparmia gli albergatori. La settimana scorsa la Federalberghi Toscana ha diramato gli ultimi dati del 2009: «Sono in calo anche gli arrivi ma è sceso soprattutto il numero di presenze – spiega il presidente Paolo Corchia – l’ultimo studio segnala un meno 7% di pernottamenti nelle strutture ricettive. C’è la tendenza a fare vacanze molto brevi, la media è di 5 giorni. In più sono spariti i turisti americani e inglesi e anche i russi vengono meno rispetto all’anno passato. Sopravviviamo con gli italiani a cui la crisi ha alleggerito le tasche e ha imposto vacanze nel Paese e non all’estero. Sono dati che incidono anche in ambito occupazionale. Quest’anno nessuno si è azzardato ad assumere un cuoco o un cameriere in più».

I numeri preoccupano anche i dirigenti dell’Apt locale: «Significano 200mila presenze in meno – spiega Massimo Lucchesi, presidente dell’agenzia per il turismo – ma è un dato che va aggiunto agli affitti estivi, che da noi fanno la parte del leone nel calcolo del numero di giorni che ogni vacanziero decide di passare in una villetta in Versilia». Su undici milioni di presenze, la Versilia è abituata a ospitarne quasi 8 nelle seconde case o nelle abitazioni che i residenti lasciano per far spazio ai turisti rintanandosi nell’entroterra. Secondo l'Apt quest'anno non sarà superata quota sei milioni: due milioni di presenze evaporate.

«Agenzie e proprietari non si sono adeguati al mercato – continua Lucchesi – quasi nessuno si organizza per affittare anche con cadenza settimanale, eppure i villeggianti non esistono più». Ora si aspetta settembre. La bolla finanziaria esplosa con i subprime potrebbe essersi mangiata una torta milionaria.


Pubblicato da Mario Neri su Repubblica Firenze (11/08/2009)

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